Indice paragrafi:
Breve storia di San Domenico Abate
Villalago ha il suo fondatore, spirituale e materiale in San Domenico Abate
da Foligno. Come spiegato più diffusamente nella sezione riguardante la
storia, fu l'arrivo e la permanenza di questo santo, nella grotta di
Prato Cardoso, che
determinarono la nascita e le linee guida della vita della
Villalago che conosciamo oggi. La vita e le opere di San Domenico sono trattate
diffusamente nel sito a lui dedicato.
San Domenico Abate nella cultura di Villalago
Avendone creato le fondamenta spirituali e materiali, San Domenico Abate è
Protettore e Primo Cittadino di Villalago, ormai dall'XI secolo. La presenza
del Santo è palese al credente devoto, quando visita la grotta di Prato
Cardoso, o quando bacia il reliquiario; è palpabile anche per chi non crede,
nell'attimo dell'incontro tra i Villalaghesi ed i pellegrini di Fornelli (IS),
la sera del 21 di agosto. E' il momento in cui due paesi sono riuniti, più
che spiritualmente, intorno ad una figura di Santo, faro millenario della
loro civiltà.
Le spoglie di San Domenico riposano a Sora (FR). Villalago ottenne, quali
reliquie, un dente molare ed il mignolo della mano sinistra, custoditi,
attualmente, in un elegante reliquiario del XIV secolo. Gli altri segni
materiali del passaggio di San Domenico sono: il Monastero di San Pietro in
Lacu e la grotta di Prato Cardoso.
Il primo è ormai ridotto ad un poligono di mura sbrecciate; ciò che era
rimasto di valore è stato depredato nel corso dei secoli. A noi ed ai
posteri sono rimasti: (probabilmente) il fine portale, traslato nella chiesa dell'Eremo di San Domenico Abate, in Prato Cardoso, e l'altare monumentale che, parzialmente
rimaneggiato in epoca tardo rinascimentale - barocca, è situato nella
cappella intitolata al santo, presso la Chiesa Parrocchiale S. Maria di
Loreto, di Villalago.
Il secondo è lì, visibilissimo, trasudante di santità. Si può notare il
fornello, scavato nella roccia, la riserva dell'acqua ed il giaciglio del
santo. Il giaciglio, in
particolare, era formato da tre tronchi di legno ed
era rimasto immutato dal 1017 fino al 1988. In quell'anno, un incendio di
origine accidentale, ha danneggiato gravemente i tronchi, bruciandone quasi
interamente due. I resti sono stati trasferiti nella chiesa parrocchiale ed
ubicati sotto l'altare di San Domenico.
L'Eremo di San Domenico Abate, in Prato Cardoso, era inserito nel percorso di
penitenza, delle celebrazioni del Grande Giubileo del 2000, in Abruzzo. Vedi
il
sito del giubileo in abruzzo.
Villalago, allora, non può non ricordare il suo Santo:
- i giorni 21 ed 22 gennaio di ogni anno viene celebrata la
festa di San Domenico,
nella ricorrenza della sua morte, con il rito della benedizione e
dell'accensione delle fanoglie (falò) in tutti i rioni del paese. L'inverno,
nelle montagne dell'Abruzzo aquilano, è particolarmente rigido, ma la
devozione nel santo è più forte e spinge la gente a riunirsi intorno al fuoco,
per pregare insieme e festeggiare con piatti e manicaretti tradizionali;
- i giorni 21/22 agosto, si
festeggia l'elevazione agli altari del Santo.
Nell'occasione, a Villalago si raccolgono numerosissimi pellegrini, devoti di
San Domenico Abate, provenienti dalla provincia di Chieti, dal basso Lazio, e
dal Molise. Una particolare citazione merita il pellegrinaggio dei devoti di
Fornelli (IS) che, a piedi, percorrono gli oltre 100 km di montagne che
dividono i due paesi, per giungere la sera del 21 agosto ed
incontrarsi con i villalaghesi,
in un abbraccio intenso e bellissimo. Dopo la processione
della mattina del 22 agosto, i pellegrini si congedano dall'immagine di San
Domenico, con un canto struggente ma pieno di speranza, che rammenta, ogni
anno di più, cosa sia la spiritualità. Il giorno dopo, 23 agosto, la festa
si conclude con la visita all'Eremo di San Domenico ed una scampagnata nei
luoghi calcati dal Santo, a Prato Cardoso;
- il Santo viene festeggiato anche il lunedì dell'Angelo, nell'identica
maniera del 23 agosto.
In tutte e tre le occasioni, c'è il bacio delle reliquie del Santo, presso
la chiesa parrocchiale di Villalago. Maggiori approfondimenti sono riportati
nella sezione riguardante Villalago, del sito su San Domenico.
A Villalago esiste la
Confraternita
di San Domenico Abate, con sede presso
la chiesa parrocchiale, fondata nel 1790. L'istituto partecipa alle
manifestazioni religiose del paese ed è pungolo e sostegno del legame
religioso e storico tra Villalago ed il suo Grande Santo. Il giorno 21 agosto,
l'ideale incontro tra i popoli di Villalago e Fornelli si concretizza con il
bacio tra le croci con il labaro e l'abbraccio dei priori, delle due
confraternite; è un momento a cui assistono sempre migliaia di persone.
Chiese e palazzi di rilievo
A Villalago esistono 5 chiese:
- la Chiesa Parrocchiale
di Santa Maria di Loreto, risalente al XV secolo,
di stile romanico, sita in p.zza San Domenico Abate, a pochi metri da p.zza
Celestino Lupi, presenta una navata unica, affiancata da una cappella dove
è situato l'altare monumentale di San Domenico. Oltre a quest'ultimo, con
i resti del giaciglio del Santo, è da apprezzare la presenza di due
raffinati dipinti, uno del XVI secolo, avente quale tema la Madonna del
Rosario (posto sulla parete sinistra della navata), e l'altro del XIX secolo,
raffigurante la Madonna di Loreto, (posto sul fondo della chiesa, sopra
all'altare maggiore), alla quale è intitolata la chiesa. Un luogo di culto
gradevole e ben organizzato;
- la Chiesa di Santa Maria
delle Grazie, comunemente chiamata "Santa Maria",
sita a circa 100 m da p.zza Celestino Lupi, è di origini antichissime,
databili probabilmente all'anno 1000, in quanto la grancia Santa Maria della
Villa, del Monastero di San Pietro de Lacu, istituita da San Domenico Abate, prendeva il nome da questa piccola chiesetta. La struttura attuale potrebbe essere databile al 1575, data incisa sul portale.
Ripulita ed arricchita nel 1999 ad opera dell'associazione culturale "L'Atelier del Sagittario", conserva l'immagine della Madonna delle Grazie che viene portata in
processione durante la festa che vi si svolge nel mese di luglio;
- la Chiesa della Madonna
Addolorata, sita sulla sommità del paese, nel
cortile del palazzo Lupi, è di origine antica, sicuramente anteriore al 1652,
data della visita del vescovo di Sulmona. Originariamente denominata Oratorio
di Santa Maria della Pietà o delli Morti, con l'avvento dei Lupi, divenne la
cappella annessa al loro palazzo, acquisendo l'attuale titolo e conformazione.
All'interno della chiesa è custodita una bellissima miniatura dell'immagine
della Madonna Addolorata, risalente al XVIII secolo. L'aspetto della chiesa,
nel complesso, è molto gradevole e conciliante per il penitente;
- la Chiesa di San Michele
Arcangelo, sita nel rione Rapezzana, nella zona
nord del paese, è di origine databile al XV secolo. Di piccolissime dimensioni,
è stata ristrutturata e riadibita a chiesa, grazie all'opera di Germanino
Buccini e degli abitanti dei rioni del centro storico che, volontariamente e senza interesse alcuno, agli inizi degli anni '70, dal fienile che era divenuta, la riportarono a luogo di culto cattolico. Sulla porta di ingresso
è presente una scultura raffigurante un Cristo con due angeli che lo storico
dell'arte Sergio Caranfa, di Villalago, data al XV secolo, probabilmente già
installata nelle mura del Monastero di San Pietro de Lacu e successivamente
asportata;
- l'Eremo di San Domenico Abate, sito sull'omonimo lago, a nord di Villalago. Le notizie sono riportate integralmente sul sito su San Domenico.
Come già detto sopra, l'Eremo di San Domenico Abate, in Prato Cardoso, era inserito nel percorso di penitenza, delle celebrazioni del Grande Giubileo del 2000, in Abruzzo.
Sono 2 i palazzi di rilievo:
- il Palazzo della
Cancelleria, situato nel cuore della Villalago storica,
nella sua attuale conformazione, risale al XVI secolo, epoca in cui assunse
il ruolo di palazzo del governo dell'Università di Villalago. Presenta gli
aspetti storico - monumentali, essenzialmente, all'esterno, dove sono ancora
visibili i connotati rinascimentali del portone, delle finestre ed i posti di
guardia delle sentinelle, alle estemità del palazzo, in località Sambucata.
Di fronte ad uno degli ingressi del palazzo, in località Vicinato di Mezzo,
c'è la Torre dell'Unità e della Libertà, l'altro simbolo dell'Università di
Villalago, una sorta di garitta al centro del paese, quale ultimo baluardo
di difesa della sommità del paese;
- il Palazzo Lupi, situato
alla sommità del paese, visibile da gran parte
delle campagne circostanti il centro abitato, ha acquisito la sua attuale
conformazione nel XIX secolo, anche se il punto di maggiore splendore,
probabilmente l'ebbe tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando
'imperava' Domenico Lupi, 'Dun Diminiche'. Nel corso di due secoli,
il palazzo fagocitò, gradualmente sia la Chiesa della Madonna Addolorata,
sia il Torrione, estremo apice del monte Argoneta. Del Torrione, oggi
restaurato e consolidato, si parla più diffusamente nella sezione riguardante
la storia. Il palazzo è stato gradualmente venduto a terzi, nell'ultimo
scorcio del XX secolo, ma conserva ancora pareti e soffitti affrescati.
Feste religiose ed agosto villalaghese
Oltre alle feste comandate e quelle in onore di San Domenico Abate, a
Villalago vi sono i seguenti festeggiamenti religiosi:
- la festa in onore di
Sant'Emidio vescovo e martire, nelle ultime
settimane del mese di maggio. Il culto per questo Santo è molto radicato nei
villalaghesi; nei magazzini della chiesa parrocchiale esiste una statua
raffigurante Sant'Emidio che risale senz'altro ai primissimi decenni del
secolo scorso e nel fondo della chiesa, a sinistra dell'altare maggiore, c'è
un bel dipinto del Santo, risalente alla metà del XX, che nasconde una
nicchia dove precedentemente era esposta quell'antica immagine. L'origine del
culto è nella qualità del Santo che protegge contro i terremoti; l'appennino
centrale è particolarmente sensibile a questo tipo di fenomeni e la fede in
questo prescelto da Dio è molto diffusa. Questa tradizione, probabilmente
esistente fino agli anni '30, è stata recuperata solo dal 1985, l'anno
successivo al terremoto del maggio 1984 che scosse l'Abruzzo meridionale, il
Lazio meridionale ed il Molise occidentale. Nell'occasione, è stata
realizzata una nuova immagine del Santo, in materiale sintetico, per
l'esposizione e la processione nel paese;
- la festa di Sant'Antonio
da Padova, di massima, nel secondo o nel terzo
sabato del mese di luglio. Anche in questo caso, si tratta di un culto molto
antico, testimoniato dalle stesse tracce che sono state evidenziate per
Sant'Emidio. Il dipinto con Sant'Antonio è a destra dell'altare maggiore
della chiesa parrocchiale e cela una nicchia dove era esposta una immagine
che, attualmente, non è più usata. Non c'è un motivo particolare che lega
Villalago a Sant'Antonio. La grande fama e celebrità di una delle più
importanti figure del cristianesimo, non ha lasciato indifferente un popolo
semplice e profondamente credente come quello di Villalago, tanto da
festeggiarlo ogni anno;
- la festa della Madonna
delle Grazie, di massima nella seconda o nella
terza domenica del mese di luglio. Avviene il giorno dopo la festa di
Sant'Antonio da Padova. E' la celebrazione della titolare della chiesa
probabilmente più antica del paese, quella di Santa Maria delle Grazie,
al centro della grancia di Santa Maria della Villa, dipendente dal Monastero
di San Pietro de Lacu. L'immagine che viene esposta è quella custodita nella
stessa chiesetta che, per le celebrazioni, viene trasferita temporaneamente
nella chiesa parrocchiale;
- la festa della Madonna
di Loreto, il giorno 21 agosto. Precede quella di
San Domenico Abate, in agosto, e celebra la titolare della chiesa
parrocchiale. Anche questa è una festa molto antica, strettamente connessa
con quella di San Domenico. L'immagine è conservata presso la chiesa
parrocchiale ed è estremamente sublime, con il suo mantello celeste e
costellato;
- la festa della Madonna
Addolorata, il secondo venerdì ed il secondo
sabato del mese di settembre. Celebra la titolare della chiesa omonima, alla
sommità del paese; ha origini antichissime, databili almeno al XVIII secolo,
ed è molto sentita dai villalaghesi. La regale e toccante immagine che ha un
mantello nero e costellato, viene portata nella chiesa parrocchiale, per le
celebrazioni. Alla sera del sabato, viene riportata nella sua chiesa, con
una processione molto devota e suggestiva, al buio, con la sola luce delle
fiaccole. Un tempo, la festa era patrocinata dalla famiglia Lupi,
proprietaria della chiesa ed era tradizione che, alla fine della processione
di rientro della statua, i partecipanti all'evento religioso fruissero di un
piccolo rinfresco, offerto dalla famiglia ospite, a base di vino rosso e
ciambelle salate. Da qualche anno, la tradizione è stata ripresa grazie alla
disponibilità di uno dei nuovi proprietari del palazzo 'Lupi', l'avv.
Giovannorio.
Agosto è senz'altro il mese più caldo e popolato per Villalago; vengono i
turisti, tornano parecchi emigranti in Italia ed all'estero e la popolazione
locale è più motivata ad uscire e ad incontrarsi. Nel periodo 1/8 - 22/8 di
ogni anno, la Pro - Loco di Villalago organizza una serie di manifestazioni
culturali e ricreative che vengono denominate 'Agosto Villalaghese', che
richiamano l'attenzione di un numeroso pubblico che assiste e partecipa. Si
tratta di sagre, concerti, giochi, proiezioni di film, spettacoli teatrali,
mostre e lotterie che contribuiscono in maniera importante a migliorare la
qualità dell'accoglienza, del turista, e ad invogliarlo a tornare.