I canti e le novene in onore di San Domenico sono ancora oggi una colonna portante del suo culto. Riportiamo quelle conosciute in alcuni dei più importanti luoghi che venerano il Santo. I testi sono stati ricavati da materiale raccolto sul posto, dalla viva voce di chi ha collaborato o dai testi elencati nella bibliografia.
Indice paragrafi:
Villalago
La novena
--PRIMA FASE--
Orazioni:
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
- Voi, nostro S. Protettore, che amando servire nella condizione di umile penitente anacoreta, rinunciaste alla nobile dignità di Abate, e vivendo così lungo periodo di anni vicino agli avi, tutti li beneficiaste, da meritarne dopo morte il glorioso titolo di Protettore, deh! otteneteci oggi, Vi preghiamo, che il Signore ci dia il perdono dei peccati con un efficace aiuto e che ci guidi al bene. Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
- Voi, nostro S. Protettore, che fin dalla più tenera età possedeste il dono delle virtù, e per l'incessante orazione, stringendovi in intima amicizia con Dio, a favore di tutti noi operaste infinità di miracoli, onde a ragione foste appellato taumaturgo, deh! otteneteci oggi, Vi preghiamo, che il buon Dio ci conceda la forza di sopportare, con rassegnazione, la croce del nostro stato, e ci faccia imitare le sante virtù nostre. Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
- Voi, nostro S. Protettore, che in questo mondo, per mezzo di austere penitenze, vigilie, cilizie e macerazioni d'ogni genere, affliggeste la Vostra carne, onde in tutti i secoli foste il vero esempio della penitenza, deh! otteneteci oggi, Vi preghiamo, che Dio non ci abbandoni mai nella vita, particolarmente nel pericolo di cadere nel peccato. Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
- Voi, nostro S. Protettore, che lontano dal consorzio degli uomini, praticaste la solitudine dentro oscurissime caverne, e con amore più angelico che umano, custodiste puro ed intatto il giglio della verginale purezza, deh! otteneteci oggi, Vi preghiamo, che il nostro cuore esposto di continuo agli urti della concupiscenza, rimanga ognora illeso e degno tempio si renda dell'Altissimo Dio. Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
- Voi, nostro S. Protettore, che con tutti i vostri atti non disgustaste mai minimamente Dio e sempre premurosamente riconduceste all'ovile di Gesù Cristo, le pecorelle smarrite, onde diveniste guida e maestro delle anime, deh! otteneteci oggi, Vi preghiamo, che accesi d'amore, abborriamo i vizi, cioé gli affetti disordinati alle creature, per rimanere sempre innamorati del Creatore. Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
- Voi, nostro S. Protettore, che nella grotta di Prato Cardoso, presso Villalago, foste degno di godere le visioni celesti, e coll'assistenza degli angeli, di avere persino colloqui con Dio, da suo intimo familiare, deh! otteneteci oggi, Vi preghiamo, che il nostro corpo sia, in vita , il fedele compagno dell'anima, e questa non cada giammai nei lacci dei suoi nemici: mondo, demonio e carne. Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
- Voi, nostro S. Protettore, che vi flagellaste a sangue il corpo, benché innocente, e lo riduceste tutto pallido e smunto, per stringervi sempre più al Sommo Dio, deh! otteneteci, Vi preghiamo, che l'anima nostra liberata e preservata dagli assalti dell'inferno, sia fatta tutta bella, santa e degna di Dio.Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo, com'era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
--SECONDA FASE--
Preghiera:
O glorioso Santo, Voi, che dal Signore Dio foste predestinato ad essere taumaturgo in mezzo al popolo cristiano, decoro splendidissimo dell'Ordine Benedettino, Padre e Protettore di Villalago; Voi, che sfavillante di meriti, foste innalzato in Cielo a quella gloria, che non Vi verrà mai meno, come col vostro miracoloso Dente molare, per grazia di Dio e favore nostro da noi posseduto, liberate in ogni tempo e preservate dalla rabbia, dai morsi di animali velenosi e dolore di denti i vostri devoti, così ora riguardate, Vi preghiamo, con occhio benigno noi Vostri figli, acciocchè in questa valle di lagrime, dove soltanto impera la morte, possiamo a Vostro esempio e mercé il Vostro soccorso, meritare di raggiungerVi colassù nella celeste patria, per ammirare le Vostre vere grandezze e e benedire con Voi l'Eterno Dio. Amen.
--TERZA FASE--
Responsorio:
Celebrante
Si dentium pericula
rabidi canis, aspidis
vitare statim expetis
voca nomen Dominici.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant.
Celebrante
Quot animalia vulnera,
quot mala, quot venena,
mox expulit Dominicus
Villalalachenses referunt.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant.
Celebrante
Ipsum precemur supplices
ut serven nos incolumes
a morsu canis rabidi
et serpentium periculis.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant.
Celebrante
Gloria Patri et Filio
Et Spiritui Sancto.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant. Amen.
Celebrante
Ora pro nobis, Sancte Pater Dominice
Pubblico
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
Celebrante
Oremus
Deus, qui anticum serpentem per Filii tui mortem conterere dignatus es; fac nos, quaesumus, meritis B. Dominici Abbatis diabolica vitare contagia, et a cunctis malis imminentibus liberari. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.
I canti
SORRISO DI VITA
Sorriso di vita, fiamma d'amor
sei del nostro cuore. A Te diciam
l'espressioni più belle,
O nostro Santo Protettor!
O nostro Santo Protettor!
Ti lodiamo, o S. Domenico
e t'ammiriamo con l'alma e il cor.
Deh! proteggi i tuoi figli,
sian vicini oppur lontano.
Con la Tua destra mano,
ci condurrai al Ciel.
Con la Tua destra mano,
ci condurrai al Ciel.
Dall'alba alla sera, noi Ti preghiam,
con tutto il fervore. Sgorgan per Te
l'espressioni più belle.
O nostro Santo Protettor!
O nostro Santo Protettor!
Ti lodiamo, o S. Domenico
e t'ammiriamo con l'alma e il cor.
Deh! proteggi i tuoi figli,
sian vicini oppur lontano.
Con la Tua destra mano,
ci condurrai al Ciel.
Con la Tua destra mano,
ci condurrai al Ciel.
DALLE VALLI E DAI MONTI
Dalle valli e dai monti nostri,
risuona un lieto canto
per te nostro gran Santo,
pien di grazia e d'amor,
per te nostro gran Santo,
pien di grazia e d'amor,
Evviva S. Domenico
Protettor dei nostri cuori:
dai morsi e dai dolori,
proteggi il tuo popol fedel
dai morsi e dai dolori,
proteggi il tuo popol fedel
Villalago, oggi a Te viene
per chiederti una grazia,
quella della giustizia
per tutto il mondo inter
quella della giustizia
per tutto il mondo inter.
Evviva S. Domenico
Protettor dei nostri cuori:
dai morsi e dai dolori,
proteggi il tuo popol fedel
dai morsi e dai dolori,
proteggi il tuo popol fedel.
Sora
La novena
--PRIMA FASE--
Orazioni:
Prostrati innanzi a Voi, gloriosissimo S. Domenico, ammiriamo la Vostra grande santità, veneriamo i Vostri meriti e la gloria granche che Iddio Vi ha data in cielo ed in terra, ed imploriamo il Vostro potente patrocinio. Per meritarlo, ci dichiariamo Vostri servi e devoti. Promettiamo di onorarVi ogni giorno, con speciale ossequio e glorificare il Vostro nome e venerare le Vostre immagini e Reliquie. Gradite, pertanto, il nostro culto ed accordateci la Vostra protezione.
- Ci rallegriamo con Voi, o gloriosissimo S. Domenico, e ringraziamo la SS. Trinità che, fin dalla fanciullezza, Vi adornò di tante belle virtù, e per farVi gran Santo, Vi destinò ad essere un vero modello del nostro P. S. Benedetto, e Vi guidò a vivere solitario sopra asprissime montagne, ove macerando il Vostro corpo con digiuni e penitenze, innalzaste la Vostra anima verso il cielo. Impetrateci colle Vostre preghiere ché noi pure, a Vostra imitazione, mortificando i nostri corpi, ci solleviamo a Dio, con l'esatta osservanza dei santi comandamenti. Pater - Ave - Gloria
- Ci rallegriamo con Voi, felicissimo S. Domenico, e benediciamo la SS. Trinità, che, per mezzo della gloria dei Vostri miracoli, indusse i grandi del secolo a far dilatare i Vostri monasteri in più parti, sì per la conversione di tanti peccatori, che per la perfezione di tanti giusti, e per la santificazione del mondo. Deh! in codesto sublime grado di Fondatore, che Vi meritaste allora, otteneteci con le Vostre preghiere, ché passiamo tutta la nostra vita in servizio di Dio, ed acquistiamo meriti per il Paradiso. Pater - Ave - Gloria
- Ci rallegriamo con voi, prodigiosissimo S. Domenico, e ringraziamo la SS. Trinità, che vi destinò dal Cielo, per protettore contro le tempeste d'aria e grandini, contro i velenosi morsi dei serpenti e dei cani rabbiosi, per allontanare le febbri dai corpi umani e l'aria infetta dagli abiti contagiosi. Deh! Vi piaccia d'ottenerci che, in vita, i nostri corpi siano liberi da sì fieri e orribili malanni, a cui andiamo ad ogni istante esposti, e l'anima non resti soggetta al comune nemico infernale; e che siano queste nostre terre, libere dai divini flagelli. Pater - Ave - Gloria
--SECONDA FASE--
Preghiera:
Glorioso S. Domenico, nobile figlio del Patriarca S. Benedetto, Voi nel deporre in questo luogo il tesoro del Vostro sacro corpo, non lasciate con prodigi, che a benedi noi operate, di glorificare Iddio al cospetto di tutti i viventi. Compresi noi dai più sinceri sentimenti di tenerezza e di gratitudine, benediciamo con tutta l'anima lo stesso Dio che si compiacque destinarVi per nostro Protettore sì potente, sotto questo cielo di Sora. Confessiamo che Voi, o Santo nostro Avvocato, non troverete certo, in noi, quella vita cristiana e intemerata che una volta trovaste nei cuori dei nostri antenati; ma questo, o pietosissimo Santo, non distornerà punto il Vostro cuore magnanimo dal proteggerci in questo felice esilio, dal liberarci tutti i mali dell'anima, dal salvare i nostri corpi dai morsi di velenosi animali e dagli assalti delle febbri e dal preservare le nostre campagne da grandini e tempeste dell'aria. Così sia.
--INVOCAZIONE FINALE--
Antifona:
Celebrante
Ecce dedi vobis potestatem calcandi supra serpentes, et scorpiones, et super omnem virtutem inimici et nihil vobis nocebit.
Pubblico
Super aspidem et basiliscum ambulabis.
Celebrante
Et conculcabis leonem et draconem
Oremus
Deus, qui anticum serpentem per Filii tui mortem conterere dignatus es; fac nos, quaesumus, meritis B. Dominici Abbatis diabolica vitare contagia, et a cunctis malis imminentibus liberari. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.
Inno litugico:
Laetare jam Campania
Et unda Liris jubila,
Hymnis sacris Dominico
Sorana plaude Civitas
Qui charitate saucius
Amoris ictu concidit,
Deserta quaerit aspera
Corpus cruentat languidum
Ardet beatas aggredi
Apostolorum seminas,
Preco superni Numinis
Ubique pandit gloriam.
Qui febrium contagia
Canumque morsus noxios,
Venena quaeque et ulcera,
Morbosque sanat singulos.
Adesto votis omnium,
Qui te germentes invocant
Sorae benignus Civibus
Opem petitam pòrrige.
Silum Cucullum jugiter
Fulginiumque protege
Superna dona supplices
Cuncti rogamus impetres.
Tu lux pèrennis Unita
Nobis beata Trinitas
Da per peces Dominici
Vitae supernae munera. Amen.
--INVOCAZIONE FINALE--
Antifona:
Celebrante
Ecce dedi vobis potestatem calcandi supra serpentes, et scorpiones, et super omnem virtutem inimici et nihil vobis nocebit.
Pubblico
Super aspidem et basiliscum ambulabis.
Celebrante
Et conculcabis leonem et draconem
Oremus
Deus, qui anticum serpentem per Filii tui mortem conterere dignatus es; fac nos, quaesumus, meritis B. Dominici Abbatis diabolica vitare contagia, et a cunctis malis imminentibus liberari. Per eundem Christum Dominum nostrum.
Amen.
Il canto
INNO POPOLARE A SAN DOMENICO
Ritornello
Viva, viva, sempre viva
S. Domenico di Sora;
chi lo prega e chi l'onora
molte grazie ha da sperar.
Noi lodiam con viva fede,
con il cuore e con la mente
e preghiam devotamente
il gran Santo Protettor.
Ritornello
Da pregiati genitori,
nacque in suolo di Foligno,
ne fu scosso il gran maligno
infernale e rio dragon.
Ritornello
Chi saria quel bambino,
presto il mondo avrebbe visto;
fé la terra grande acquisto,
ebbe un grande eroe in ciel.
Ritornello
I più dolci sentimenti
ebbe in sorte da natura,
educato con gran cura,
nella fede e nell'amor.
Ritornello
Come un fiore peregrino,
delicato ed olezzante,
cresce in vita quell'infante
e s'innalza alle virtù.
Ritornello
Nei suoi modi d'innocente
non amò vani trastulli,
fu di sprone pei fanciulli
tutto incline alla pietà.
Ritornello
Poi, raggiunti i suoi vent'anni
si condusse in religione,
raggiungendo perfezione
scienza, grazia e sanità.
Ritornello
Abbracciò le privazioni,
soggettossi all'astinenza,
la più dura penitenza
s'infliggeva con rigor.
Ritornello
Divenuto sacerdote,
sceglie vita di eremita
per menare la sua vita,
più raccolta in orazion.
Ritornello
Si ritira su nei monti,
si ricetta nelle grotte,
passa qui l'intera notte
nell'estatico fervor.
Ritornello
Fonda chiese e monasteri
per lo stuolo dei seguaci
che fugando ben fallaci
lascia il mondo corruttor.
Ritornello
Non temé dei suoi nemici
gl'improperi e oltraggi insani,
ché pregando, rese vani
l'astio l'odio ed il rancor.
Ritornello
Lazio, Abruzzi e la Campania
ammirarono i portenti,
predicando, quelle genti
ritraeva dall'error.
Ritornello
Ma tu ben godesti, o Sora,
che l'avesti per vent'anni:
quante pene, quanti affanni,
quanto mal ti allontanò.
Ritornello
Qui restò per tua difesa
rilasciandoti il suo frale,
chi lo prega, da ogni male,
qui si sente liberar.
Ritornello
Ricantando quelle gesta,
del potente Intercessore,
si risveglia in ogni cuore
gran conforto e gran piacer.
Ritornello
Nel gennaio, nell'agosto,
al ritorno di sua festa,
San Domenico s'appresta
le sue grazie a dispensar.
Ritornello
E le tòrme dei devoti
ben si muovono contente,
son sicure che le sente,
tutte quante il Protettor.
Ritornello
O gran Santo, che alla fede
orientasti la tua vita,
guarda tu l'alma smarrita
chè riprenda il suo vigor.
Ritornello
Quando presi da sfiducia,
errabondi andiam per giorni,
ti preghiam che Dio ci torni
la speranza a ridestar.
Ritornello
Tu che amasti tanto Iddio
e servisti fedelmente,
la nostr'alma ardentemente
rinfervora a carità.
Ritornello
Quando al tempo della mèsse
ci sovrasta la tempesta,
presto vieni e quella arresta
chè non venga a devastar.
Ritornello
Se la febbre ancor ci assale
e pervade dentro l'ossa,
tu soccorri con tua possa,
questo tosto se ne andrà.
Ritornello
Il velen tu rendi innocuo
sia del cane e del serpente
chi t'invoca di repente
da quel male salvo va.
Ritornello
Il sepolcro glorioso
ti scegliesti in luogo ameno,
lungo il Liri ed il Fibreno,
di prodigi uno splendor.
Ritornello
Noi prostrati alla tua tomba,
ti preghiam con tutto il cuore
che le grazie in tutte l'ore
c'intercedi dal Signor.
Cocullo
Inno a S. Domenico Abate:
Gloria! Trionfale un cantico
s'innalzi a Te, Domenico;
da la paura idrofoba
Tu salvi col prodigio.
Noi T'invochiamo ognor,
o Santo Protettore;
T'amiam più che l'amore
o Divo Salvator.
Te il mondo e i cieli esaltino,
a noi dator di grazie:
come fulgori irradiano
la Fede in Te e la Gloria.
Eterno a l'avvenir
nel pianto e nel gioire,
in veglie e nel morire,
Te brama il mio desir.
Quando su i monti e ai pascoli,
giù nelle valli floride,
di tra le selve ispide
il dardo scocca e sibila
il serpe insidiator ....
chi non ti grida in core:
"Salvezza, o Protettore,
aiuto nel terrore" ?
Le primavere marsiche
riscintillan ne i palpiti
del giovin sole vivido
a dissonnar le vipere,
Che fulmin di velen
guizzan in strage fiera;
ma aita lusinghiera
solo da Te ci vien.
E più furiosi fremono
gli amor del sole a luglio;
tra bionde spighe snodansi
l'aspide, e le sirènule
Serpenti micidial,
in terre universali,
vibran morsi fatali
a i pavidi mortal.
Di trionfi millenari
le tradizioni t'ingemmano:
Tu redemito a i secoli
del serto: cuori ed anime.
La Tua vital mercè
de i vespri e nel mattino
saluta il pellegrino:
sicuro accanto a Te.
Fornelli
I canti:
S. DOMENICO
Evviva S. Domenico che stai esposto e bello,
dentro la tua cappella, ti veniamo a visitar.
Addio S. Domenico, noi siamo di partenza
e dacci la licenza e la santa benedizion.
S.DOMENICO E S. MICHELE ARCANGELO
La testa di S. Domenico sta in cima a tutto serto
per le pene che ha sofferto, per amore di Gesù.
S. Michele Arcangelo, padre dell'anima mia,
quando sono morto l'anima mia io la dò a Dio.
Capodacqua di Foligno
La novena
Nota: la novena di Capodacqua è costituita da tre letture ed una orazione, per ogni giorno. Al nono giorno, c'è il responsorio e la preghiera finale. Tutta la serie delle letture ripercorre la vita del Santo; le orazioni, traendo spunto dal particolare momento della vita, narrato dalle letture, contengono una invocazione al Santo. Tutto l'articolato è tratto dal lavoro di don Bonaventura Paglialunga (cit. 54). Per brevità, riportiamo solo le nove orazioni, il responsorio e la preghiera finale.
Orazioni:
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
- Deh obbedientissimo Santo, che sin dalla più tenera età vivendo totalmente sommesso ai savi comandi de' genitori, vi assomigliaste a Gesù Cristo, il quale ancor fanciullo obbedì alla sua Madre santissima, e al Padre putativo San Giuseppe: et erat subditus illis:otteneteci da Dio la grazia tanto necessaria di rispettare mai sempre il Padre e la Madre, di prestare loro il dovuto onore ed una costante obbedienza, di ascoltarne docilmente le buone parole, aiutarli ne' loro bisogni, ed astenersi insieme dall'amareggiarsi con detti ingiuriosi, e con azioni indegne del carattere di Cristiano. E siccome voi a gran Santo, per essere stato osservantissimo della santa obbedienza, aveste da Dio quelle benedizioni che da lui si promettono ai figlioli ossequiosi verso i proprio genitori; così fate in modo colla vostra intercessione che anche noi obbedendo, possiamo esser benedetti da Dio nel tempo e nell'eternità.
- O fedelissimo Santo, che con tanta prontezza di spirito, e sollecito costante aderimento alla divina chiamata, subito obbediste ai dolci impulsi della Grazia; e premurosooltremodo della salute dell'anima vostra, vi metteste sotto i piè ogni rispetto umano qualunque, e superaste col divino aiuto tutti gl'impedimenti che si attraversarono alla vostra vocazione in abbracciare lo stato Religioso; deh operate in modo a nostro vantaggio con la vostra potente intercessione presso Iddio, che anche noi da viva fede animati possiamo mai sempre corrispondere alle divine aspirazioni, ai celesti lumi del santo Amore, affinché, non facendo mai resistenza ai soavi movimenti della Grazia, abbiamo l'avventurosa sorte di raggiungere quell'ottimo scopo, per cui il buon Dio ci trasse dal nulla, e nascer ci fece in grembo della Cattolica Chiesa.
- O felicissimo Imitatore dell'immortal Patriarca, che a fronte dei tanti contrasti, e della terribil guerra mossavi dall'Inferno, proseguiste senza smarrirvi nella pratica del Santo amore, e nel forte desiderio di regolare il vostro tenor di vivere sui costumi del glorioso Fondatore; otteneteci da Dio la grazia di potere non solo onorare con culto interno ed esterno i Santi del Paradiso, ma di ricopiare in noi stessi quelle belle virtù, che ci sono indispensabili per l'acquisto dell'eterna vita. Deh fate sì ancora, o gloriosissimo San Domenico, che stimolati dall'esempio dei vostri rigori, ci accendiamo dello spirito di vera penitenza, per potere un giorno con voi meritarne il frutto, ch'è la celeste Gloria. Amen
- O Gloriosissimo San Domenico, che avendo sempre a cuore la Regina delle virtù, l'Umiltà, disprezzaste i vani applausi del Mondo; e desiderando unicamente di conversare con Dio, giusta quel detto dell'Apostolo: Conversatio nostra in Coelis est: voleste segregarvi dal consorzio degli uomini: deh non permettete che siam noi dominati dallo spirito di superbia e vanagloria, ma che a rincontro addivenuti osservanti dell'Evangelica umiltà, possimao superare le vane lusinghe del Mondo adulatore. E siccome voi per essere costante amico della santa Umiltà, foste di grazie arricchito dal Signore; perché Iddio resiste ai superbi, e concede agli umili i suoi doni: Deus superbis resistit, humilibus autem dat gratiam: così vi degnate di ottenerci da Dio la virtù dell'Umiltà, che c'insegni a fuggire gli onori, a crederci indegni dei divini carismi, a riconoscere ogni bene dalla mano dell'Altissimo, a non far pompa ed ostentazione di quanto abbiamo, come pure astenerci dal dispregiare altrui; onde abbondare in tal guisa di tutte quelle grazie e benedizioni, che sono necessarie alla salvezza dell'anima nostra.
- O santissimo Promotore della divina Gloria, voi che perfettamente adempiendo quel precetto del Signore, il quale dice: Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, et in tota anima tua, et in tota mente tua: amerai il tuo Dio con tutta l'anima, con tutta la mente, e con tutto il cuore: volgeste onninamente le spalle al Mondo, ed ogni bene terreno poneste in non cale, solo bramoso della maggiore esaltazione del santissimo Nome del nostro buon Dio, e dell'eterna felicità, delle anime tutte; degnatevi con la vostra potentissima intercessione di far sì che anche noi alienandoci coll'affetto dalla cose terrene, procuriamo con santi avvenimenti, e l'esemplarità di vita l'onore di Dio, e la salute de' Prossimi; onde col zelare l'altrui bene spirituale, giungiamo ad assicurarci il nostro per sempre in Paradiso.
- O luminosissimo Esemplare di Cristiana pazienza, voi che sapendo, essere la fortezza nelle tribolazioni una delle principale caratteristiche d'un vero Seguace di Gesù Cristo, ne deste eccellenti testimonianze, quando per amor suo tolleraste barbare persecuzioni: deh presentatevi a nostro pro all'aureo Altare dell'eterna Misericordia, degnandovi, o gran Santo, di ottenerci da Dio la tanto essenziale virtù della pazienza in vita, per sostenere la pugna de' nostri spirituali nemici. E siccome Voi ben conoscete che senza l'esercizio volontario della Cristiana pazienza nulla è meritorio per noi, né orazioni, né digiuni, né limosine, né altre opere pie, e che spogliati di essa, non possiamo soddisfare alla Divina Giustizia , né far acquisto dell'eterno premio dovuto alle anime pazienti; così Voi ispirateci, o pazientissimo Eroe, intrepidezza e coraggio, per combattere virilmente, e sortir mai sempre vittoriosi dalle sostenute battaglie, onde conseguire un giorno la corona di gloria in Cielo.
- O famosissimo Penitente, Domenico Santo, che sebbene abbiate sempre menata una vita integerrima ed innocentissima, voleste nondimeno assoggettare i vostri sensi, il vostro corpo ai più gravi rigori, avanzando così di gran lunga gli antichi Penitenti dei deserti di Liba; volgete un guardo benigno sopra di noi, per muoverci efficacemente coll'influsso della potente intercessione a far penitenza de' nostri peccati. Oh quante volte abbiamo offeso il buon Dio! Oh quante volte l'offendiamo ancora! Eppur ciechi non incominciamo mai a far penitenza delle tante colpe commesse! Aiuto, lume, assistenza, o gran Santo! Se voi innocente vi condannaste ad un carcere di tre anni nella da voi santificata caverna, noi a rincontro peccatori vivremo spensierati sull'obbligo rigoroso di salutar penitenza? Ma se è pur vero, che perduta l'innocenza Battesimale, altro non resta per noi che o penitenza o Inferno: deh fate sì, o gloriosissimo Santo, che una volta pentiti sinceramente d'ogni fallo, ci risolviamo di soddisfare alla divina Giustizia con volontarie e degne mortificazioni, per isfuggire così le pene atrocissime dell'Inferno.
- Deh gloriosissimo Santo, Taumaturgo, che in premio della vostra fede vedeste da Dio operarsi per voi infiniti portenti, e portenti tali, che confermavano nella pietà i Credenti, rinvigorivano gli spiriti deboli, rassodavano i dubbiosi, convertivano i peccatori, e sempre più aumentavano le gloria accidentale di Dio, e l'onore della santa Religione; deh accogliete le nostre suppliche, ed operate in modo con la efficacissima intercessione che non abbia mai a vacillare la nostra fede, ma fermamente crediamo sino all'ultimo punto di vita quanto Iddio ha rivelato alla Cattolica Chiesa, e la pia Madre rileva a noi. E se è pur vero che senza la fede è impossibile di piacere a Dio: Sine fide impossibile est placere Deo: e che tutto è possibile a chi veramente crede: Omnia possibilia sunt credenti: otteneteci da Dio, o gran Santo, la sospirata grazia di poter conseguire ogni bene dalla divina fede, ed essere accetti agli occhi suoi per mezzo di una credenza viva ed operosa, e riceverne quindi l'eterno premio nel Regno de' Beati.
- Deh nostro potentissimo Compatrono San Domenico Abbate, che ardeste anche la vita delle fiamme innocenti di perfetta carità, degnatevi di proseguire ad arriderci col vostro valevole Patrocinio. Voi o gran Santo che coll'efficacissimo impero, da Dio comunicatovi, sul furore degli aspidi, o di rabbiosi mastini, e dello spasimo de' denti, veniste a simboleggiare le immortali vittorie da voi ottenute sull'invidioso Averno, liberateci eziando dai morsi fatali del serpente infernale, da quello stridore di denti che soffrono i dannati, e dall'alito velenoso della colpa grave che toglie all'anima la vita soprannaturale, cioè la grazia di Dio. E non solo nel corso de' nostri giorni ci difendete dagli assalti del tartareo Drago, nemico di Dio, e degli uomini, ma ci proteggete segnatamente nell'ultimo combattimento coll'inferno, affinché l'anima nostra sprigionandosi dal corpo sotto il vostro Patrocinio, possa felicemente volarsene alla Patria de' compressori beati, e colassù in Cielo, ove regnate e godete in eterno il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo, ringraziarvi con incessanti laudi della vostra mai ininterrotta Protezione.
Responsorio:
Celebrante
Si dentium pericula
rabidi canis, aspidis
vitare statim expetis
voca nomen Dominici.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant.
Celebrante
Quot animalium vulnera
,
quot mala, quot venena,
mox expulit Dominicus
Jam Cocullenses referunt.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant.
Celebrante
Ipsum precemur supplices
ut serven nos incolumes
a morsu canis rabidi
et serpentium periculis.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant.
Celebrante
Gloria Patri et Filio
Et Spiritui Sancto.
Pubblico
Huius Patroni meritis
Deus, concede gratiam
ne incursus venefici
nobis omnino noceant. Amen.
Antifona:
Super aspidem, et basilicum ambulantis, et conculcabis leonem et draconem.
Celebrante
Meritis et precibus Beati Dominici
Pubblico
Propitius esto, Domine, Populo, et fidelibus tuis.
Celebrante
Oremus
Potentissime Deus, qui Beatum Dominicum Confessorem tuum, in liberandis fidelibus tuis a canum rabidorum morsu vexatis, a dentium dolore, et ab animalium venenis, mirabilem effecisti; eius pia nobis intercessione concede, ut ab omni veneno anima et corporis expianti, ad coelestem Patriam securi pervenire mereamur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.